Il Progetto Newman
Che cos'è il progetto NEWMAN? E’ la nostra risposta al CLIMATE CHANGE!
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E’ il nuovo progetto che ha l’obiettivo di ottimizzare la gestione delle emergenze atmosferiche e minimizzare i tempi di ripristino del servizio. Infatti i frequenti eventi meteo estremi possono creare ingenti danni alla rete elettrica e notevoli disagi per i clienti.
Ad esempio forti nevicate possono determinare la formazione di manicotti di ghiaccio attorno ai conduttori delle linee di dimensioni notevoli, il peso del manicotto e l'azione del vento possono portare alla rottura dei conduttori.
Per una valutazione sempre più accurata del rischio legato ai fenomeni meteo estremi stiamo sviluppando metodologie innovative di analisi che possono essere utilizzate anche per l'esercizio evoluto della rete.
Parliamo del Progetto Newman (Near real time Extreme Weather conditions MANagement), che prevede anche l'installazione di tre stazioni sperimentali dotate di sensoristica intelligente.
Questa prima fase del Progetto Newman è condotta in collaborazione con RSE (la società per la Ricerca sul Sistema Energetico Nazionale) e consiste nell'installazione di tre stazioni sperimentali composte da stazioni metereologiche con le quali poter misurare alcune variabili come la temperatura dell'aria, la temperatura dei conduttori, la quantità di neve caduta, la pioggia e cosi via, ed anche l'installazione di campate sperimentali tramite le quali possiamo verificare e controllare l'accrescimento del manicotto di ghiaccio sui nostri conduttori aerei.
Le stazioni sperimentali, al momento installate in Calabria e presto anche in Abruzzo e Piemonte, consentiranno di affinare i modelli di formazione del manicotto di ghiaccio e quindi di calcolare meglio il rischio dovuto agli eventi estremi.
Il nuovo modello potrà essere utilizzato per direzionare gli investimenti futuri volti all’incremento della resilienza della rete, ma anche per la gestione in tempo reale delle emergenze al fine di risolvere più rapidamente ed utilizzare tutte le risorse in maniera più efficiente.
Gli eventi meteo estremi possono creare ingenti danni alla rete elettrica e notevoli disagi per i clienti, ad esempio forti nevicate in particolari condizioni climatiche possono determinare la formazione di manicotti di ghiaccio attorno ai conduttori delle linee di dimensioni notevoli in caso di eventi prolungati, il peso del manicotto e l'azione del vento possono portare alla rottura dei conduttori.
Angelo Sposato, tecnico di e-distribuzione della zona di Cosenza:" Proprio questo inverno alcune linee in uscita da questa cabina primaria a causa dei manicotti di ghiaccio formatesi sui conduttori, con un diametro di circa 10 centimetri, hanno subito degli eventi dannosi con la conseguente disalimentazione dei clienti ad esse sottese."
E-distribuzione è costantemente impegnata per incrementare la resilienza delle rete elettrica, rendendola quindi capace di resistere anche a sollecitazioni particolarmente intense dovute ad eventi metereologici estremi. Per una valutazione sempre più accurata del rischio legato ai fenomeni meteo estremi stiamo sviluppando metodologie innovative di analisi che possono essere utilizzate anche per l'esercizio evoluto della rete. Parliamo del Progetto Newman (Near real time Extreme Weather conditions MANagement), che prevede anche l'installazione di tre stazioni sperimentali dotate di sensoristica intelligente.
Elvira Amicarelli, progettazine e costruzione:" Qui oggi ci troviamo nella cabina primaria di Cecita in Calabria, per il lancio dellla prima fase del Progetto Newman. Questa prima fase del Progetto Newman consiste nell'installazione di tre stazioni sperimentali composte da delle stazioni metereologiche con le quali poter misurare alcune variabili come la temperatura dell'aria, la temperatura dei conduttori, la quantità di neve caduta, la pioggia e cosi via, ed anche l'installazione di campate sperimentali tramite le quali possiamo verificare e controllare l'accrescimento del manicotto di ghiaccio sui nostri conduttori aerei."
Questa parte del Progetto Newman è condotta da e-distribuzione in collaborazione con RSE (la società per la Ricerca sul Sistema Energetico Nazionale).
Pietro Marcacci, ricercatore RSE:"In questo momento ci troviamo all'interno della postazione dove è ricoverato il sistema di acquisizione dati che vedete alle mie spalle, abbiamo un computer destinato a raccogliere tutte le informazioni e a trasferirle in rete e a consentire il controllo remoto completo della stazione. Alla destra del computer abbiamo del vero e proprio hardware che si interfaccia con i sensori metereologici che stiamo installando all'esterno della stazione."
Queste stazioni sperimentali, presto installate anche in Abruzzo e Piemonte, consentiranno di affinare i modelli di formazione del manicotto di ghiaccio e quindi di calcolare meglio il rischio dovuto agli eventi estremi.
Elvira Amicarelli, progettazine e costruzione:" Questo modello potrà essere utilizzato da e-ditribuzione per una duplice funzione, da un lato servirà per direzionare gli investimenti che verranno fatti nei prossimi anni per incrementare la resilienza della rete e dall'altro potrà essere utilizzata in tempo reale per la gestione delle emergenze al fine di risolvere più rapidamente ed utilizzare tutte le risorse in maniera più efficiente.