Energia Condivisa
Caorle (VE)
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La prima proposta vuole raccontare il Giro attraverso la rappresentazione delle tre principali vedute “in soggettiva” della gara ciclistica: si susseguono sulle tre facciate l’immagine in campo lungo del gruppetto degli inseguitori che l’occhio del ciclista in fuga coglie dietro di se mentre scatta, il fermo-immagine della maglia rosa che lo spettatore da bordo strada riesce a catturare mentre il campione è nel proprio campo visivo per una frazione di secondo - immagine che conserverà come ricordo indelebile - e il primo piano dei tifosi che si assiepano attorno, catturato dall’occhio del ciclista che conduce la tappa. Le linee che tracciano il legame anche simbolico tra le tre inquadrature rappresentano graficamente i campi di forza che si uniscono per generare energia: la rete di distribuzione dell’energia diventa metafora dell’energia sportiva che si sprigiona nella potente connessione tra atleta, contendenti e pubblico, uniti dalla partecipazione ad un evento di enorme potere evocativo. Sull’ultima facciata una bambina ride felice per essere lei stessa parte di questa festa che è vincere, partecipare, esserci.
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Roberto Candotti - “OBI”
Roberto Candotti è un artista grafico, writer e pittore nato a Tolmezzo l’8 giugno 1980. Fin dalla più tenera età manifesta propensione per l’espressione grafica e il disegno, mondo a cui viene introdotto anche grazie all’influenza della madre pittrice.
Durante gli anni dell’adolescenza sviluppa uno spiccato interesse per la street art e il mondo del writing, tanto che a soli 14 anni realizza il suo primo “pezzo” su muro e sceglie il nome Obino per firmare la sua produzione. Parallelamente, continua gli studi presso l’istituto d’arte Sello di Udine, dove nel 2000 si diploma con il titolo di Maestro d’arte in Grafica.
Gli studi tradizionali gli permettono di affrontare approfondimenti in materia di composizione pittorica, grafica e scultorea ponendo le basi per le future scelte stilistiche che influenzano anche la produzione artistica di questi primi anni, quasi esclusivamente composta da disegni su carta e graffiti a bomboletta su muro. Nello stesso periodo, riceve le prime commissioni per graffiti da parte di privati. Dal 2004 al 2008 frequenta la facoltà di architettura a Venezia: è in questo periodo che si riavvicina alla pittura più tradizionale producendo i primi dipinti su tela ad acrilico, bomboletta o tecnica mista che porteranno alla sua prima mostra personale nel 2009, a cui seguiranno tre successive personali e l’esposizione in diverse collettive.
Da quel momento ad oggi alterna la produzione di numerosi dipinti e murales, anche di grandi dimensioni, sia per committenti privati, che per importanti committenti pubblici. I lavori prodotti per questi ultimi in particolare gli consentono approfondire un legame artistico culturale con il suo territorio di appartenenza.