E-Distribuzione al lavoro per la conservazione del capovaccaio
In Basilicata sono 61 i sostegni modificati e resi sicuri per i grandi rapaci.
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Il capovaccaio è un piccolo avvoltoio la cui conservazione è a rischio in tutta Europa e, in modo particolare, in Italia dove ne rimangono una decina di coppie nidificanti che si concentrano, ormai, solo nella parte meridionale del Paese, soprattutto in Sicilia.
Sono molte le cause che hanno portato questa specie sull'orlo dell'estinzione tra le quali il bracconaggio, il disturbo nei siti di nidificazione, l'uso scellerato di bocconi avvelenati. Anche i supporti delle linee elettriche a media tensione possono, talvolta, rappresentare una minaccia perché i capovaccai, posandovisi, rischiano di morire folgorati.
Proprio per minimizzare questo rischio, E-Distribuzione è impegnata nell'isolamento dei supporti a rischio che sono localizzati in aree sensibili, che la specie utilizza per nidificare, alimentarsi o sostare durante la migrazione.
Questi interventi vengono realizzati nell'ambito del LIFE Egyptian vulture (nome inglese del capovaccaio), un progetto che punta a migliorare lo stato di conservazione della specie in Italia e nelle Isole Canarie (www.lifegyptianvulture.it). E-Distribuzione è il beneficario coordinatore di questo progetto quinquennale che viene cofinanziato dalla Commissione Europea e che vede coinvolti otto partner (ISPRA, Federparchi, Regione Puglia e Regione Basilicata, in Italia, Gobierno de Canarias e Gesplan in Spagna).
I primi interventi di E-Distribuzione hanno interessato una vasta area delle murge nei pressi di Matera, in Basilicata, all'interno del Parco della Murgia materana, che ospita una delle poche coppie di capovaccaio ancora nidificanti in Italia e viene utilizzata come area di rilascio di giovani capovaccai nati in cattività. La liberazione di individui nati in cattività, infatti, è un'altra delle azioni chiave del progetto LIFE Egyptian vulture allo scopo di favorire l'incremento della popolazione italiana di capovaccaio. Il lavoro consiste, principalmente, nell'applicazione di una speciale guaina isolante sui conduttori fino ad un metro di distanza dal punto di ancoraggio e nell'uso, su altre parti sotto tensione, di nastro autoagglomerante e nastro isolante anti UV: queste modifiche permettono ai capovaccai e ad altre specie di grandi rapaci che frequentano l'area, tra i quali biancone, nibbio reale e nibbio bruno, di posarsi senza conseguenze sui supporti delle linee.
E' importante sottolineare che i lavori hanno interessato anche i sezionatori presenti nell'area, sui quali sono stati applicati particolari dispositivi che rendono completamente isolata questa tipologia di armamento, che risulta tra le più pericolose per l'avifauna.
Al termine dell'estate 2019 nel Parco della Murgia materana sono già stati modificati 61 sostegni, 3 sezionatori motorizzati, 4 punti di trasformazione su palo ed i relativi sezionatori di questi ultimi, che sono stati isolati impiegando appositi kit.
Interventi similari saranno poi estesi ad altre aree sensibili per il capovaccaio in Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia.