Rinvenuto un tratto dell’antica via Iulia Augusta ad Aquileia
La scoperta è stata effettuata dai nostri tecnici durante lo svolgimento di alcuni lavori
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Riaffiora ad Aquileia (UD) un nuovo tratto della viabilità principale di epoca romana in via Giulia Augusta, all’estremità settentrionale della città, durante gli scavi effettuati dai nostri tecnici per l’allacciamento di un cliente alla rete elettrica.
I lavori sono stati immediatamente interrotti e le competenti Autorità locali sono state subito infornate. Le attività sono dunque proseguite sotto la sorveglianza dell’archeologa Chiara Magrini e la direzione scientifica del funzionario archeologo Paola Ventura per la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia.
Il ritrovamento riveste particolare importanza nella ricostruzione della viabilità generale di Aquileia.
In seguito all’individuazione di alcuni basoli, appartenenti alla strada romana c.d. “Iulia Augusta”, che da Aquileia conduceva al Norico (attuale Austria), si è deciso di condurre un ampliamento e approfondimento, cogliendo l’occasione per rilevare e posizionare nella topografia della città di Aquileia, il margine orientale della strada che fungeva da cardine massimo della colonia.
Le indagini si sono poi spostate su una fascia immediatamente a est dello scavo e sono emerse strutture antiche di canalizzazione, possibili tratti di fognatura o acquedotto.
Il consistente strato di terreno di riporto rinvenuto è riconducibile a una massiccia opera di bonifica finalizzata all’urbanizzazione del settore settentrionale di Aquileia, già individuata in occasione di precedenti indagini e datata agli inizi del I secolo a.C.
In un tratto ancora più ad oriente sono invece emersi i resti di alcuni spazi abitativi o botteghe, riferibili ad epoca tardo-imperiale. Interessante è la presenza di un piano di malta, interpretabile come preparazione del pavimento vero e proprio.
“Siamo particolarmente orgogliosi, sottolinea Davide Marini, responsabile E-Distribuzione Zona di Udine-Monfalcone-Pordenone, di aver rinvenuto, ancorché in modo fortuito, testimonianze archeologiche della storia di Aquileia e del suo territorio e di aver contribuito, grazie alla guida esperta della Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia, alle operazioni di scavo. La vicenda rappresenta inoltre un ulteriore esempio dell’attenzione e del rispetto con cui la nostra azienda opera sul territorio, nonché della eccellente collaborazione creata con le tutte le Amministrazioni competenti”.
Il Sindaco Emanuele Zorino sottolinea: “Aquileia non finisce mai di stupire ed è un’emozione vedere come l’archeologia sia parte intrinseca del nostro territorio. Ancor di più in questo caso dove l’esplorazione ha portato in luce parte del cardine massimo, simbolo della rete viaria romana di cui Aquileia è stata crocevia.
È stato un cantiere che è diventato un’attrazione per i tanti turisti che nonostante il periodo stanno percorrendo il collegamento ciclabile più bello d’Europa. L’ottima collaborazione fra Soprintendenza, E-Distribuzione e Comune ha creato le condizioni per trasformare, in sicurezza, il cantiere di scavo in un punto di interesse”.