Missione Esoscheletro
Come ridurre lo stress fisico
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Un nuovo compagno di lavoro che riduce lo stress fisico. Si tratta di una tecnologia “indossabile” con cui vogliamo migliorare il benessere dei nostri colleghi e permettere loro di lavorare in maggiore sicurezza. Lo abbiamo testato sul campo a Mestre, Bologna e Palermo. I risultati? Tempi di recupero maggiori del sessanta per cento e maggiore capacità di concentrazione e resistenza.
Si indossa come uno zaino ma non lo è. Pesa circa due chili, ma consente di sollevarne almeno otto. L’esoscheletro è una soluzione ergonomica unica, capace di dare supporto alleviando i carichi su muscoli e articolazioni, migliorando le condizioni di attività, di precisione del movimento e diminuendo la fatica. Lo strumento è il risultato di una challenge che ha avuto come obiettivo quello di individuare tecnologie in grado di essere d’ausilio in determinate condizioni. In particolare, per noi lo specifico caso d’uso è rappresentato dall’attività di manutenzione degli isolatori sulle linee aeree, per la quale i nostri operativi sono chiamati a fare una serie di movimenti, sui tralicci, sollevando le braccia sopra la testa, in quota. “La difficoltà di fare questo lavoro su una scala o nel cestello elevatore di un camioncino è legata a una serie di fattori, come la postura non agevole, il peso di circa otto chilogrammi che va sollevato e che richiede l’estensione delle braccia per mantenerlo” -racconta Luca Di Stefano, Head of Network Devices, IoT and Robotics, tra i responsabili del progetto insieme ad Alberto Breschi, Capo Unità Metodi di Lavoro-“considerando poi che tutto questo avviene in ogni tipo di contesto ambientale (comprese le aree boschive) e non deve mancare il rispetto delle procedure di sicurezza”.
Come funziona? L’esoscheletro non è un dispositivo tecnologico in senso stretto, utilizza il gioco di leve delle molle che sono presenti all’interno, che permette di dare supporto passivo, ossia seguire il movimento del corpo senza anticiparlo o creare deviazioni rispetto alla volontà che viene esercitata e trasformata sulla muscolatura.
Lo sanno bene i nostri 14 colleghi specializzati che hanno partecipato alla sperimentazione. Trecento ore di lavoro documentate e un utilizzo medio di ventuno per il progetto che è stato portato avanti nei territori di Bologna, Mestre e Palermo. Tre le squadre speciali addette ai lavori nelle linee di Media Tensione che hanno utilizzato il supporto nell’attività di sostituzione degli isolatori (bobine massicce di vetro) dopo aver fatto delle sessioni di training. “I nostri tecnici hanno imparato il corretto utilizzo, in particolare come configurare la soluzione, ossia adattarla alla propria corporatura”, spiega Di Stefano.
Le loro esperienze? Sono state decisamente positive. Una sorta di “cartella di scuola” che ti accompagna e assicura movimenti precisi con meno fatica sulle braccia, è stato uno dei commenti che sono emersi tra gli utilizzatori. Come racconta Marco Valieri da Bologna, l’esoscheletro “aiuta nell’attività quotidiana, perché il suo contributo diminuisce lo stress fisico, ma cosa ancora più importante, riducendo lo stress fisico, aumenta la concentrazione e la precisione dei movimenti”. “Se riusciamo a fare il lavoro non sforzandoci, ma alleggerendo l’attività abbiamo una concentrazione maggiore”, sottolinea Giovanni Toniolo da Mestre. Dello stesso parere anche i colleghi siciliani che lo hanno testato con la supervisione di Rosario Carlo Galioto.
Infine, la soluzione è stata anche testata in laboratorio ad Amsterdam attraverso una simulazione per valutarne l’impatto in maniera oggettiva. Dalle prove è emerso che nei tempi di recupero si nota un miglioramento fino al sessanta per cento, e non solo: aumenta anche del 30 per cento il tempo in cui un operativo può essere soggetto a uno stress massimo per il corpo umano. Risultati quindi confortanti che ci aiuteranno a capire come far evolvere l’esoscheletro, dispositivo che viene utilizzato, visto il suo grande potenziale, sempre di più anche in altri campi, come quello delle costruzioni, elettrodomestici, agricoltura, servizi e settore automobilistico.