Dantedì: l’energia celebra il Sommo Poeta
Un viaggio speciale in tutta Italia con ben nove sorprese
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Avere settecento anni e non dimostrarli. Il 25 marzo del 1300 iniziava il viaggio di Dante nell’aldilà raccontato nella “Comedìa”. Oggi, a distanza di sette secoli, festeggiamo, con il Dantedì, la data di inizio del capolavoro della letteratura italiana e lo facciamo in un anno particolare, che rappresenta i settecento anni dalla morte del Sommo Poeta.
Sette è un numero ricorrente quest’anno nell’omaggio al padre della nostra lingua, anche se lui, Durante di Alighiero degli Alighieri, preferirebbe i multipli del tre, che rimandano al divino. Trentatre è infatti il numero dei Canti per ogni Cantica, ad esempio, ma soprattutto nove sono i cieli del Paradiso in quello che l’autore stesso definisce “poema sacro”.
E nove sono anche le sorprese che stiamo preparando per voi e che vi attendono nei prossimi mesi. Oggi, infatti, nel “Dantedì 2021” anche noi vogliamo ricordare l’Alighiero e annunciarvi che saremo protagonisti di un progetto davvero “paradisiaco”: anche noi faremo un “cammin” che ci porterà verso le alte vette.
Un cammino che per Dante iniziò esattamente settecentouno anni fa. Alcuni esperti, infatti, mettendo a confronto alcuni versi della Divina Commedia con testi astronomici noti all’epoca e la data in cui si festeggiava il capodanno a Firenze, hanno ipotizzato che il 25 marzo fosse il momento in cui il nostro scrittore iniziò questo percorso che lo portò nell’aldilà alla ricerca della salvezza. Per onorare questo giorno, l’anno scorso è stato istituito appunto il “Dantedì”, la Giornata nazionale dedicata alle celebrazioni per Dante Alighieri, con iniziative, anche on line, che coinvolgono le scuole e gli istituti culturali, che quest’anno è ancora più speciale perché avviene nel settecentesimo anniversario della sua morte.
Il 2021 sarà quindi un anno in cui il genio toscano “risplenderà” ovunque, anche in mezzo a noi di E-Distribuzione che abbiamo deciso di rendergli omaggio. “L’amor che move il sole e l’altre stelle”, uno dei versi più celebri della pietra miliare della nostra cultura, ci guida e ci “muove” in una rivisitazione speciale delle allegorie e delle rappresentazioni legate al “Paradiso”, terza e ultima cantica del capolavoro dantesco, dove protagonista sarà proprio la luce, ispiratrice del poeta e nostro impegno, lavoro e passione quotidiani.
E chissà che anche noi, alla fine di questo percorso, non troveremo altre parole se non quelle di Dante per esprimere la meraviglia e lo stupore:
“Nel ciel che più de la sua luce prende fu' io, e vidi cose che ridire né sa né può chi di là sù discende”.