Il turnista tra passato e presente
Un ex collega e un capo turno del Centro Operativo ci raccontano l’evoluzione della professione
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Scopriamo insieme una delle professioni cardine nella gestione della nostra rete, il turnista del Centro Operativo. Ce la raccontano due colleghi con cui abbiamo ripercorso l’evoluzione di questo lavoro, avvenuta nel corso degli anni anche a fronte del progresso tecnologico.
Vigilano sulla nostra infrastruttura e ne hanno la piena regia: i turnisti di adesso sono il “cervello” strategico della rete. Intenso e affascinante, il loro è un mestiere che è passato attraverso i decenni modificandosi radicalmente: a raccontarci le differenze tra presente e passato sono Marco Berti, attuale capo turno al Centro Operativo di Novara, e Franco Marello, ex capo turno all'esercizio reti di Torino.
“Una volta i colleghi erano il ‘braccio’ operativo del tecnico, aprivano e chiudevano gli interruttori a seconda di quello che veniva indicato di fare. E avevano pochissima autonomia. Attualmente invece gestiscono i guasti e l'operatività del territorio”, ci racconta Franco Marello. “Non si tratta solo di responsabilità, i Centri Operativi adesso hanno una visione d'insieme, gestiamo la rete in senso più ampio e quindi non solo quando accade un guasto”, continua Berti.
L’evoluzione della professione è senz’altro legata all’avanzamento tecnologico, non solo grazie all'automazione e al telecontrollo, più recenti, ma anche grazie alle nuove apparecchiature che consentono ai CO di vigilare sulla rete e comprendere da ogni segnale che si riceve (anche dall’esterno) se ci sia una criticità su cui intervenire: “Negli anni sessanta, in ogni cabina primaria, c’era un custode: un operatore che, appena sentiva un interruttore scattare, avvertiva subito il Centro Operativo” - ricorda l’ex capo turno - , una sorta di “sentinella” il cui compito era quello di allertare in modo che potesse partire la ricerca del guasto. Adesso, con l’innovazione e la rete intelligente, è cambiato anche il modo con cui si gestisce la criticità”.
“Oggi, tutti i segnali provenienti dai dispositivi installati sulla rete, vengono evidenziati in modo immediato – incalza Berti - a video, con delle simbologie specifiche e con degli allarmi molto precisi. Naturalmente non vengono gestiti solo i guasti: ai turnisti è demandata la conduzione della rete in occasione ad esempio di lavori programmati che prevedano l’attuazione di un Piano di Lavoro, o quando vengono eseguiti lavori sotto tensione sulla rete MT. Oggi l’aspetto di prevenzione nella gestione, monitoraggio e manutenzione della nostra infrastruttura è molto rilevante, per garantire la sicurezza di chi lavora sugli impianti e ridurre al minimo i disservizi per la clientela”.
Anche i software sono specifici e all’avanguardia: “Abbiamo un sistema di telecontrollo da cui viene gestita la rete di distribuzione. I segnali che arrivano dagli impianti riportano gli allarmi e gli eventi sia in forma grafica, sia attraverso un protocollo di servizio che indica, istante per istante, cosa sta succedendo e in base a questi input prendiamo le iniziative e le decisioni. Questo è il cuore del nostro operato”, racconta il capo turno del CO di Novara.
Questi aspetti consentono una gestione ottimizzata della rete, ma non basta la tecnologia: l’esperienza e le capacità umane sono fondamentali per svolgere il mestiere, sia del passato che del futuro.