L’energia si fa arte
Con “Cabine di Street Art” abbiamo vinto la “Menzione Speciale Corporate Cultural Responsibility” nell’ottava edizione del Premio “CULTURA + IMPRESA 2020- 2021”
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Sostenibilità, territorio, creatività: l’energia libera il talento e investe in cultura. Il nostro progetto “Cabine di Street Art” ha vinto la “Menzione Speciale Corporate Cultural Responsibility” assegnata dal comitato non profit “CULTURA + IMPRESA”, promosso da Federculture e da The Round Table, in collaborazione con Fondazione Italiana Accenture e ALES, nell’ottava edizione del Premio “CULTURA + IMPRESA 2020- 2021”, che ha l’obiettivo di premiare le migliori azioni di sponsorizzazione e partnership culturale, di produzione culturale d’impresa, e di applicazione dell’Art Bonus, valorizzando presenza e ruolo sia dell’operatore culturale che dell’azienda.
“Cabine di Street Art” è il nostro omaggio alla bellezza, complessità, ricchezza e varietà del nostro territorio. Un “museo a cielo aperto” che ci ha portato a riqualificare le nostre cabine elettriche in vere e proprie opere artistiche, facendo convivere i valori di sostenibilità, innovazione e rispetto per l’ambiente che da sempre ci caratterizzano.
Tele d’arte che sono state valorizzate in una serie di iniziative di comunicazione che hanno portato “Cabine di Street Art” ad essere uno dei nostri progetti di punta. In cinque anni si sono infatti susseguite una serie di attivazioni che hanno accolto il favore degli utenti e delle comunità locali:
- Le “Street Art Challenge”, ossia i contest on line con oltre 4 milioni di visualizzazioni dedicati alla community Facebook, chiamata a decretare l’impianto più bello
- “Cabine d’Autore”, un volume con una stampa di pregio che raccoglie le migliori opere, dei veri e propri gioielli di street art
- Le “Cabine in Rosa”, che hanno accompagnato il Giro d’Italia in un percorso parallelo alla scoperta d’Italia, arrivato alla sua terza edizione.
- “Energia a Colori”, contest in cui i protagonisti sono stati i più piccoli, bambini dai 5 ai 12 anni che hanno “ridisegnato” le cabine. I primi dodici disegni selezionati hanno preso effettivamente vita e sono stati realizzati da veri street artist.
Insomma, un progetto complesso e variegato. Ad oggi sono circa 300 le opere realizzate in tutta Italia: i numeri di “Cabine di Street Art” ci portano dentro un investimento in cultura capillare, che raggiunge ogni parte del Paese e dà spazio al talento di tutti, sia artisti di fama nazionale e internazionale che studenti di scuole e istituti artistici, che arricchiscono con la loro originalità le pareti degli impianti. Il progetto nasce nel 2016 dalla volontà e necessità di mitigare l’impatto ambientale dell’infrastruttura di distribuzione, restituendo alla comunità benefici in termini di sostenibilità, decoro urbano e riqualificazione. Le opere sono pensate infatti per integrarsi nel contesto in cui si trovano. Non solo: hanno come oggetto il contesto stesso. I murales parlano al territorio e del territorio e i loro “artwork” vengono costruiti insieme per affrontare tematiche e lanciare dei messaggi chiave, cari sia alla comunità e alle istituzioni che a noi di E-Distribuzione (ad esempio impegno nella lotta alle criminalità, sostenibilità ambientale, tutela dell’avifauna, importanza della scienza). Le installazioni sono quindi non solo un dovere che abbiamo nei confronti del nostro patrimonio, nel tutelare e valorizzare i nostri “beni”, ma anche un servizio che rendiamo alla Comunità. E che possiamo rendere grazie alla fondamentale collaborazione con Comuni ed enti quali le Soprintendenze.
“È una grande soddisfazione ottenere un riconoscimento così prestigioso in un ambito del panorama artistico, quello della street art, che, anno dopo anno, assume sempre maggiore importanza, oltre che grande visibilità a livello nazionale e globale. Viene riconosciuto l’impegno della nostra azienda nel fare e diffondere cultura. Ora questo premio deve essere anche uno stimolo a proseguire su questa strada”, dichiara Lorena Vona, Responsabile Comunicazione di E-Distribuzione.
Un impegno dunque che abbiamo preso nei confronti del territorio e che si riflette anche al nostro interno: per queste attività vengono coinvolte molteplici risorse, dai presidi nelle zone, che si interfacciano con le istituzioni per ottenere permessi e autorizzazioni, alle aree di sostenibilità e comunicazione. Un impegno che non si è fermato nemmeno con la pandemia e che continuerà. Gli obiettivi dei prossimi anni? Puntare a far crescere sempre di più il “museo a cielo aperto”, individuare nuovi percorsi su base tematica e geografica, elevare ancor di più il livello artistico. Sempre in un’ottica di valorizzazione e collaborazione con le comunità locali.