Dal letturista all’Open Meter
Due colleghi ci hanno raccontato una delle attività più importanti della nostra azienda: la lettura dei dati di consumo
Condividi
Dalla carta ai chip: la lettura dei consumi di energia elettrica cambia strumenti e tecnologie, ma rimane sempre una delle nostre attività principali. Conosciamo insieme come si è evoluta nel tempo fino all’arrivo dello smart meter.
Porta dopo porta, lettura dopo lettura: quello di chi, fino a vent’anni fa, rilevava i dati di consumo era un lavoro assolutamente affascinante. “Eravamo il volto dell’azienda”, ci racconta Giovanni Di Stefano, approvatore ricostruzioni verifiche in ambito CRE/BIM, Area Lazio-Sicilia, da più di 35 anni con noi: in prima linea, con un faldone sotto braccio, i “letturisti” si presentavano in casa dei clienti per segnare su un supporto cartaceo i “numeri” del contatore elettromeccanico.
Come funzionava l’attività? Si svolgeva, generalmente, ogni sei mesi per l’utenza domestica e mensilmente per alti usi; lo strumento principale era il libro letture, composto dalle varie schede in cui erano riportate le utenze, i relativi nominativi e indirizzi, e i dati del misuratore da compilare.
Un mestiere quindi che si faceva sul campo, e con un contatto stretto con il cliente, come aggiunge Di Stefano: “mi ricordo che quando arrivavamo, soprattutto nei paesini più piccoli, si spargeva la voce e tutti si facevano trovare o con la porta aperta o sull’uscio delle abitazioni, per consentirci di accedere facilmente ai contatori”.
Un grande calore e un grande senso di partecipazione accompagnavano, quindi, questa figura professionale che di norma lavorava autonomamente, coordinata da un collega in sede che preparava i carichi di lavoro: i dati raccolti venivano poi archiviati su un supporto magnetico all’interno dei primi computer, producendo così il disco letture da inviare alla sede centrale regionale.
Nei primi anni 2000, con l’avvento del contatore elettronico, questo scenario cambia. Con l’installazione dei nuovi dispositivi, tale processo è passato completamente alla gestione automatizzata, con un sistema centrale che rileva la lettura a distanza, prima a cadenza mensile, e adesso, con gli Open Meter - quindi con la seconda generazione di contatori - quotidiana. Apparecchi altamente innovativi che, sfruttando un nuovo canale di comunicazione che trasmette le informazioni in tempo reale, consentono una gestione energetica più consapevole.
Non si tratta solo di evoluzione tecnologica dunque, poiché questi nuovi strumenti sono anche lo specchio di come i clienti stessi siano diventati più consci e attenti ai loro consumi, ci racconta Calogero Listì, tecnico dell’unità Telegestione e verifiche, Area Lazio-Sicilia.
E questo sicuramente apre le porte a scenari diversi per la rilevazione dei dati e non solo:
“Il futuro probabilmente sarà quello di mettere a disposizione servizi personalizzati in base alle esigenze e alle tipologie di consumo”, ci dice Listì.