RAFAEL, un alleato contro i cambiamenti climatici
Il progetto ha contribuito allo sviluppo di un sistema di previsione dei rischi dovuti ad eventi naturali estremi
Condividi
Si è concluso “RAFAEL”, il progetto - di cui siamo stati protagonisti insieme a partner industriali ed organismi di ricerca - nato per affrontare al meglio le sfide che i cambiamenti climatici ci stanno ponendo.
Acronimo di “system for Risk Analysis and Forecast for critical infrastructure in the ApenninEs dorsaL regions”, avviato nel 2018, e finanziato dal Ministero dell’Istruzione, Università e della Ricerca, con un budget di circa 9 M€, il programma ha avuto come obiettivo quello di contribuire alla realizzazione di un sistema nazionale che supporti le istituzioni e gli operatori delle infrastrutture critiche in caso di eventi naturali o climatici disastrosi.
Come? Attraverso uno strumento che, unendo tecnologie avanzate di analisi e acquisizione di dati, sia in grado di prevedere situazioni critiche o eseguire valutazioni degli impatti sui servizi forniti dalle strutture coinvolte.
Il sistema, infatti, funziona acquisendo dati dal campo, anche attraverso nuovi sensori per il monitoraggio ambientale e delle infrastrutture (quali, ad esempio, le reti elettriche o le reti idriche), cui sono stati affiancati nuovi servizi basati sull'analisi di dati (provenienti, a loro volta, sia da sensori da terra, sia da remote sensing, dai satelliti) che consentono, nel complesso, di disporre di un quadro realistico, affidabile e accurato della situazione.
Nel corso del progetto, coordinato da ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile), le attività di ricerca si sono concentrate su tre regioni pilota: Puglia, Campania e Sicilia. Qui il nostro contributo è stato volto a individuare ed a categorizzare quelle porzioni più critiche della rete da un punto di vista di ondate di calore o allagamenti per poi definire, in collaborazione con il Politecnico di Bari, indici di valutazione della resilienza della rete.
I dati provenienti dai suddetti sensori, ottenuti in tempo reale, popolano il database con cui comunicano gli operativi sul campo attraverso smartphone o tablet, consentendo una gestione più efficace delle emergenze e delle crisi.
“Tale progetto si aggiunge agli imponenti interventi infrastrutturali che stiamo portando avanti per migliorare la robustezza del sistema elettrico, ovvero la sua capacità di ripristinare rapidamente la sua operatività in caso di eventi ambientali estremi”, spiega Michele Giovannini, Responsabile dei Progetti Finanziati di E-Distribuzione.
Un’iniziativa, dunque importante per la resilienza di un’infrastruttura sempre più coinvolta dagli effetti del climate change.