Buddy Partner: la sicurezza si impara tra la montagna e il mare
In Veneto e Sardegna due iniziative per rafforzare questa metodologia di lavoro
Condividi
Scalare una parete da arrampicata o cimentarsi nelle immersioni sottomarine: anche così, divertendosi e provando esperienze non consuete, si può consolidare la cultura della sicurezza nell’ambito del Buddy Program.
Si lavora in coppia e ci “si copre le spalle”, essendo l’uno per l’altro un aiuto e un supporto.
Si chiama “Buddy Partner” ed è una metodologia di lavoro che seguiamo in tutte le aree in cui operiamo, che permette agli operativi di seguire una serie di task per garantire la sicurezza propria e del “compagno” di lavoro.
Un sostegno che porta ad adottare una serie di accorgimenti prima, durante e dopo le attività, con l’obiettivo di aumentare le probabilità di evitare ogni tipo di criticità.
Controllare la disponibilità e lo stato dei dispositivi di protezione individuale e quelli di protezione collettiva, verificare costantemente l’ambiente di lavoro, anche in relazione alle condizioni climatiche, dialogare col collega, mantenendo un confronto attivo e alto il livello di concentrazione: sono solo alcuni dei compiti assegnati alle coppie che usano questo metodo.
Buddy partner quindi “ci si diventa”. E ci si allena. Anche in maniera non convenzionale. Ne sono un esempio alcune delle iniziative previste dal nostro programma.
C’è chi, in Veneto, ad esempio, impara a scalare. Accade nel nostro Centro di formazione e addestramento a Scorzè, in provincia di Venezia, dove, con i colleghi delle Aree Lombardia e Veneto Friuli-Venezia Giulia, abbiamo di recente inaugurato una parete di arrampicata. Una struttura realizzata in ricordo della tempesta Vaia, l’evento meteorologico che ha colpito il nord-est nell’ottobre del 2018.
Alta 12 metri e con quattro percorsi di difficoltà, sarà usata per diffondere ancora di più all’interno dell’azienda la metodologia del Buddy Partner, caposaldo della sicurezza.
Nel centro veneto, i nostri colleghi, con il supporto di Guide Alpine, hanno fatto pratica su questa struttura per rafforzare il lavoro di squadra, mantenere elevata la concentrazione, gestire eventuali imprevisti e il relativo stress. Tutti elementi messi a punto nell’attività di team building realizzata nel CFA.
“Io mi affido a te, tu ti affidi a me: questo è il messaggio forte che portiamo a casa al termine dell’iniziativa. In montagna questo forte gioco di squadra è la base per raggiungere la cima, ma è anche la forza per raggiungerla in sicurezza”, commentano Enrico Cambiaghi, Capo del Blue Team di Sesto San Giovanni (Milano) e Nicola Casarin operativo in forza al Blue Team di Feltre (Belluno).
E se in Veneto si sale verso l’alto, in Sardegna si scende nelle profondità marine.
A settembre è previsto un evento che porterà alcuni operativi a fare delle immersioni grazie alla guida esperta di Paride Cardia, referente del dispacciamento dell’Unità Territoriale di Oristano che ha unito gli anni di esperienza nel mondo di E-Distribuzione alla sua passione per le attività subacquee.
“La necessità di rafforzare il Progetto Buddy in E-Distribuzione ci porta a riferirci a contesti particolari dove questo principio viene applicato come componente fondamentale. Uno di questi è il mondo sottomarino e delle immersioni, dove la sicurezza e il divertimento poggiano entrambi sullo stesso fondamento: il sistema di coppia”, dice il collega.
Nelle immersioni, come nelle attività lavorative in coppia, è fondamentale la collaborazione del compagno: “È la migliore risorsa per la risoluzione di ogni problema o di qualsiasi emergenza dovesse manifestarsi. ‘È parte dell’’attrezzatura’ e, come quest’ultima, deve essere affidabile, efficiente e sempre vicino”, conclude Cardia.
Sott'acqua come al lavoro, dunque, la sicurezza è vitale, valore fondamentale per noi. In ogni momento.