A Mola di Bari la street art ricorda gli eroi antimafia
Inaugurato oggi un murales a trent’anni dalla strage di via d’Amelio
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Un importante messaggio sociale per non dimenticare: è stata inaugurata a Mola di Bari, in Puglia, un’opera di street art che ricorda, a trent’anni di distanza, la strage di via d’Amelio, dove morì il magistrato Paolo Borsellino insieme agli agenti della sua scorta.
Una cabina per la trasformazione dell’energia elettrica gestita da E-Distribuzione ha accolto questo murales, che celebra il legame con il territorio portando con sé un omaggio speciale.
L’opera è stata inaugurata oggi in concomitanza del trentennale della strage di via D’Amelio alla presenza anche di Gian Luca Funaioli, responsabile dell’Unità Territoriale Bari di E-Distribuzione.
Ispirandosi al dipinto “Il Quarto Stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo, l’artwork rappresenta, nei luoghi delle stragi di Capaci e Via D’Amelio, i magistrati Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo, insieme a Rocco Chinnici e gli uomini della scorta, tra cui anche i pugliesi Antonio Montinaro e Rocco Dicillo.
A firmare la creatività è Gianfranco Susca, artista locale che ha accolto l’iniziativa promossa dall’associazione “Retake”, con la partecipazione della Fondazione antimafia “Stefano Fumarulo” di Bari e il patrocinio del Comune di Mola di Bari.
“Abbiamo seguito con grande interesse la realizzazione di questo murales - ha affermato Gian Luca Funaioli - e lavoriamo affinché le nostre cabine servano non solo a garantire un servizio elettrico di qualità per il territorio. Cerchiamo di far sì che diventino anche elementi di pregio estetico integrati sempre più nel paesaggio e, come in questo caso, vengano utilizzate per veicolare un messaggio di legalità e di contrasto alla mafia”.
Ancora una volta la nostra street art è vicina al territorio nel ricordo della Storia.