L’energia che scorre a Venezia
Come portiamo l’energia in questo luogo così particolare, tra innovazione e salvaguardia del patrimonio
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“Giuro, con assoluta convinzione, che Venezia è il prodigio, la nuova meraviglia del mondo”, lo scrittore inglese Charles Dickens definisce così questo gioiello culturale e storico del nostro Paese.
Ma come si distribuisce l’energia elettrica in una città unica al mondo come Venezia? Con l’avanguardia tecnologica e il rispetto dell’ambiente e delle bellezze architettoniche, nostri grandi e insostituibili alleati in questa sfida così avvincente.
Portare l’energia elettrica in un luogo così particolare richiede un impegno all’altezza di una “Regina”, la “Regina dell’Adriatico”, nella gestione di una rete capillare che scorre lungo le calli percorse ogni giorno dai tanti turisti e dai veneziani.
Il 65% della rete di tutta la città, ossia oltre 700 km, è composta da cavi sotterranei e subacquei; scelta che permette di preservare, al contempo, il patrimonio artistico e architettonico che la rende unica al mondo.
Attrezzo per posare i cavi su fondale
Questo assetto implica una serie di interventi e di “strumenti” come, per esempio, innalzare le parti in tensione delle nostre cabine al fine di evitare cortocircuiti in caso di acqua alta. Queste operazioni vengono fatte per garantire e rendere più efficiente il servizio e avere un sempre minore impatto ambientale.
Manutenzione e potenziamento si completano con lo sviluppo di soluzioni specifiche in un territorio che è reso speciale da un ecosistema, quello lagunare che lo circonda, e dalla sua stessa natura: una città costruita da un insieme di isole collegate da canali e ponti pedonali.
Tutte situazioni che richiedono lavori ad hoc - anche di notte, e in alcuni dei luoghi simbolo della “Serenissima”, come il Canal Grande che pullulano di giorno di visitatori e abitanti - professionalità particolari (tra cui sommozzatori) e anche tecnologie dedicate, come l’Airbag, un cavo sottomarino in gomma etilenpropilenica che viene utilizzato nelle linee sotterranee, resistente e che garantisce che isolante, conduttore e schermo non vengano danneggiati.
Cavo “Airbag”
Altro punto di attenzione riguarda le zone di protezione speciale, le aree dedicate alla salvaguardia di animali e vegetali, dove in alcuni periodi dell’anno cerchiamo sempre di valutare soluzioni di scavo e posa alternative. E anche la rigorosa valutazione dei vincoli archeologici e ambientali ci porta in più circostanze a preferire la più innovativa tecnica delle Trivellazioni Orizzontali Teleguidate (TOC).
Schema TOC
Insomma, una missione assolutamente interessante quella di distribuire l’energia in questo territorio. E rendere la nostra rete smart e capillare ovunque, anche in città peculiari come Venezia.