Green Deal Industrial Plan: la UE accelera sulle tecnologie pulite
Contesto normativo semplificato, accesso più veloce ai finanziamenti, migliori competenze, tra i pillar del piano
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Sostenere la transizione verso la neutralità climatica dell’Unione Europea e rafforzare la competitività industriale per favorire un contesto di “zero emissioni”: sono questi gli obiettivi del “Green Deal Industrial Plan”, presentato dalla Commissione Europea a inizio febbraio.
Accogliere e integrare le rinnovabili nella produzione energetica e valorizzare e sviluppare le competenze nel settore per supportare la transizione energetica.
Su queste direttive E-Distribuzione sta lavorando costantemente: siamo impegnati per abilitare questo processo, attraverso investimenti e progetti per rendere la rete sempre più digitale, resiliente, efficiente e flessibile, oltre che capace di gestire le risorse distribuite. Una rete dove le competenze sono il valore per crescere nella trasformazione.
Si tratta di un contesto in cui l’Unione Europea vuole accelerare grazie anche a una delle ultime novità volta a incentivare le tecnologie green: il piano industriale per il Green Deal.
I goal che si è dato lo storico accordo “Green Deal” del 2021 sono dunque ribaditi e ulteriormente sostenuti in queste ulteriori iniziative delineate dalla Commissione, con cui l’Europa punta ad assumere la leadership in materia di annullamento delle emissioni nette.
Per contribuire a raggiungere l’obiettivo di rendere il nostro il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050 il piano si concentra su quattro pillar: contesto normativo semplificato, accesso più veloce ai finanziamenti, migliori competenze e commercio aperto per catene di approvvigionamento resilienti.
Per sviluppare le innovazioni necessarie per proseguire nel percorso verso la transizione energetica, la Commissione dunque è chiamata a promuovere la definizione di un quadro normativo utile a facilitare il cambiamento attraverso autorizzazioni semplificate e rapide, progetti strategici e normative che aiutino l’espansione di tali tecnologie, come, per esempio, la riforma dell'assetto del mercato dell'energia elettrica, per consentire a tutti di beneficiare dei vantaggi delle rinnovabili.
Il secondo pilastro del piano industriale punta all’accelerazione degli investimenti e dei finanziamenti per la produzione di tecnologie pulite in Europa, per permettere condizioni di parità e semplificare il sistema di concessione degli aiuti da parte degli Stati membri per accelerare la trasformazione.
Il terzo principio centrale delle misure riguarda un tema fondamentale: il miglioramento delle competenze, oltre che lo sviluppo di skill necessarie per cogliere le opportunità offerte dalla transizione green. Non a caso il 2023 è stato proclamato, sempre dalla Commissione, “l’anno europeo delle competenze" per sensibilizzare i cittadini su questo argomento-chiave.
L’ultimo elemento portante riguarda la cooperazione globale: l'UE proseguirà nello sviluppo di accordi di libero scambio e altre forme di collaborazione per perseguire gli obiettivi prefissati, sempre nel rispetto dei principi della concorrenza leale e del commercio aperto.
Competenze e rinnovabili: integrare tali fonti nel mix energetico, preparare l’infrastruttura ad accogliere la generazione distribuita e puntare a sviluppare le skill. Come E-Distribuzione abbiamo avviato da tempo un percorso in questo senso.
In che modo? Da un lato sviluppando, potenziando la rete e incrementandone la digitalizzazione per aumentare la capacità di accogliere i crescenti fabbisogni e i trend in aumento delle connessioni da parte di produttori da fonti rinnovabili. Dall'altro, facendo leva su formazione e competenze per guidare il cambiamento, agendo come vero e proprio operatore di sistema.
Una serie di sfide che chiamano in causa l’UE e le nostre attività per raggiungere gli ambiziosi traguardi europei.