Le Comunità Energetiche italiane approdano in Europa
Presentata all’UE la proposta di decreto del Ministero dell’Ambiente che incentiva la diffusione di queste forme di autoconsumo di energia da rinnovabili
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Dall’Italia all’Europa una spinta allo sviluppo delle Comunità Energetiche (CER): il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha avviato l’iter con l’Unione Europea sullo schema di decreto sulle modalità di incentivazione dell’energia elettrica prodotta da impianti rinnovabili inseriti nelle Comunità energetiche favorendo così la diffusione di queste forme di autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.
Sostenere la crescita delle CER: con questo obiettivo a livello nazionale ed europeo si sta portando avanti una serie di azioni per supportare le comunità energetiche, attori che stanno assumendo un ruolo sempre più importante in una delle sfide chiave del momento, aumentare la penetrazione delle rinnovabili nel mix energetico.
Noi, in qualità di distributore di energia elettrica, siamo chiamati a rendere la rete sempre di più capace di accogliere la generazione distribuita proveniente da qualsiasi forma di prosumerismo, tra cui appunto anche quella rappresentata dalle CER, soggetti composti da cittadini privati o enti pubblici locali o PMI, che hanno come obiettivo l’autoconsumo non diretto al profitto, ma al beneficio economico, sociale e ambientale della zona in cui operano.
Tra le recenti novità sul tema abbiamo reso disponibili sul nostro sito le Mappe per individuare in autonomia l’area geografica convenzionale di appartenenza della propria comunità energetica, agevolando così chiunque voglia intraprendere la strada dell’autoconsumo. Sul nostro portale, alla stessa pagina delle mappe, è inoltre presente un form dove si possono inviare, entro il 31 maggio 2023, segnalazioni relative proprio a tali aree convenzionali. Queste osservazioni, in base a quanto disposto dalla delibera 727/2022/R/eel, potranno essere prese in considerazione per valutare opportune modifiche funzionali alle mappe fino al 30 luglio 2023.
Il percorso avviato dal MASE con l’UE rappresenta un tassello importante, con la proposta di decreto che riassume gli sforzi compiuti dalle istituzioni nel favorire la diffusione delle Comunità energetiche, e che prevede una serie di benefici su tutte le tecnologie rinnovabili, quali il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e le biomasse.
Le misure, che dovranno attendere il via libera della Commissione UE necessario per l’entrata in vigore, incentivano la diffusione delle forme di autoconsumo di energia da fonti rinnovabili attraverso una serie di aiuti economici.
Il primo riguarda un incentivo in tariffa sulla quota di energia condivisa da impianti a fonti rinnovabili, per una potenza finanziabile pari a cinque gigawatt, fino a fine 2027.
Il secondo prevede, solo per le comunità realizzate nei Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti, l’erogazione di contributi a fondo perduto fino al 40% dell’investimento per la realizzazione di nuovi impianti o per il potenziamento di quelli già esistenti. La disposizione punta a realizzare una potenza complessiva di almeno due gigawatt e una produzione indicativa di almeno 2.500 gigawattora ogni anno.
Si tratta dunque di incentivi importanti che rappresentano un nuovo step in direzione dei macro-obiettivi di decarbonizzazione. Un goal verso cui stiamo lavorando anche noi, ponendoci al fianco di chi sceglie di percorrere la strada verso la transizione energetica.