Come ci si prepara per far fronte ad una emergenza?
A pochi giorni dagli eventi legati al maltempo in Emilia-Romagna, vediamo come in ED ci si prepara con il racconto della Simulazione nazionale d’emergenza
Condividi
Il mese di maggio è stato, finora, caratterizzato da eventi meteorologici estremi che hanno colpito il nostro Paese: pensiamo, in particolare, all’emergenza che ha toccato e segnato l’Emilia-Romagna, che ha avuto impatti significativi anche sull’infrastruttura elettrica.
Sul campo sono prontamente intervenute le nostre squadre: oltre 700 tecnici, tra personale dell’area, colleghi provenienti da altre regioni e ditte terze, sono stati coinvolti nelle operazioni per poter ripristinare il servizio elettrico. Sono stati mobilitati 170 gruppi elettrogeni e 9 power station per fornire alimentazioni di emergenza, mentre 5 elicotteri hanno ispezionato le linee interessate e il Centro di Controllo di Bologna ha monitorato la situazione h24. Senza dimenticare poi il coordinamento negli interventi reso possibile dalle Istituzioni locali, dalle Prefetture e dalla Protezione Civile Regionale e Nazionale.
Cosa bisogna fare quindi per prepararsi a fronteggiare questi eventi? Sappiamo che a causa del cambiamento climatico andremo incontro a fenomeni meteo sempre più estremi e intensi, con impatti sempre più importanti sulla rete. E allora, come operare?
In questo contesto, è importante agire sull’operatività, con una serie di esercitazioni programmate nell’anno per testare protocolli e procedure da mettere in atto in caso di eventi meteorologici eccezionali.
L’ultima, in ordine di tempo, si è svolta il 9 maggio a Roma, coordinata dall’Unità di Crisi Nazionale, che si è riunita nella Sala Crisi della sede di Via Bufalotta.
L’esercitazione ha coinvolto le strutture territoriali che fanno capo a cinque Centri Operativi: Milano, Latina, Salerno, Lecce e Palermo, simulando un’ondata di maltempo significativa con violenti temporali, neve e forte vento nei territori coinvolti.
“Fa parte del ruolo del distributore quello di fronteggiare tali fenomeni e le ricadute che possono avere sugli impianti. La prima cosa da fare è, certamente, quella di studiare le correlazioni tra questi fenomeni e gli effetti sull’infrastruttura per individuare azioni preventive e attenuare le ricadute. Importante agire sull’operatività: le azioni individuate sono proceduralizzate, e tutta la struttura deve ‘allenarsi’, ossia essere pronta per ogni emergenza e per mettere a fuoco tutte le necessità che servono. Tutto questo passa attraverso lo studio e la preparazione di cui queste giornate fanno parte, che sono il punto di partenza per operare poi bene nell'emergenza stessa”, ha spiegato Andrea Caregari, Responsabile Esercizio e Manutenzione Rete di E-Distribuzione.
Il concetto di “allenamento” è evidenziato anche da Francesco Paolo Palazzotto, Responsabile Esercizio Rete di E-Distribuzione: “il ruolo delle simulazioni nel processo di gestione delle emergenze in E-Distribuzione è molteplice. Servono, fondamentalmente, a testare la coerenza della risposta da parte dell'intera struttura a condizioni che sono diventate sempre più frequenti e a verificare in modo efficace il processo di comunicazione sia interno che verso l’esterno”.
Tutto questo accade due volte l’anno: una prima dell’estate, a maggio, e l’altra prima dell’inverno, a ottobre. Ogni esercizio è coinvolto annualmente in almeno una simulazione di emergenza e perciò, in ognuna delle due previste, sono chiamati in causa la metà degli Esercizi territoriali.
Come si è svolta la simulazione? L’esercitazione, che è avvenuta nel corso di una mattinata, ha previsto la riunione dell’Unità di Crisi Nazionale e la partecipazione da remoto dei referenti delle aree coinvolte per comunicare periodicamente gli aggiornamenti della situazione emergenziale sulla rete. Nel corso dell’evento sono state simulate tutte le attività previste dal punto di vista tecnico e operativo, anche attraverso il coinvolgimento delle strutture di comunicazione e di quelle che gestiscono il rapporto con le istituzioni.
La prova è stata resa più efficace grazie al coinvolgimento della società operatrice delle reti di trasmissione dell'energia elettrica e delle imprese che forniscono i gruppi elettrogeni, oltre alla consueta sinergia con le Istituzioni, le cui interlocuzioni si concentrano nei diversi tavoli di crisi (Prefettura, Protezione Civile, Comuni)..
Validare la solidità del processo di gestione delle emergenze è dunque l’obiettivo che ci si pone quotidianamente, anche attraverso passi importanti come questa giornata del 9 maggio, per migliorare il servizio reso alle comunità e ai cittadini.
Per vedere il video reportage sulla Simulazione clicca qui.