Stop For Safety: la sicurezza è un percorso continuo, condiviso e collettivo
L’evento, che ha coinvolto circa 110 sedi su tutto il territorio nazionale, è stato un momento di riflessione sul tema e valore comune della sicurezza
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Una giornata di riflessione sul tema della sicurezza: per il terzo anno consecutivo, e per la prima volta in presenza, si è svolta “Stop For Safety”, l’iniziativa cardine per sensibilizzare su un valore fondante e prioritario per noi di E-Distribuzione.
Il 4 maggio, a distanza di pochi giorni dalla Giornata Mondiale della Salute e Sicurezza sul lavoro, i colleghi dislocati in tutta Italia si sono incontrati per “Stop For Safety”, un momento cruciale di approfondimento che ha coinvolto 90 unità territoriali attraverso testimonianze, spunti pratici e attività di ingaggio.
Oltre 20 mila persone, colleghi e imprese in circa 110 sedi su tutto il territorio nazionale, si sono ritrovate per riflettere sui temi della sicurezza, condividendo le esperienze vissute e, soprattutto, le considerazioni sul ruolo che ciascuno può e deve assumere per raggiungere l’obiettivo “Zero Infortuni”.
Consapevoli del nostro ruolo per il sistema Paese, abbiamo comunque garantito i presidi, la sicurezza e l’esercizio della rete elettrica grazie ai nostri colleghi dislocati nelle realtà operative.
Ad aprire l’evento è stato Vincenzo Ranieri, Amministratore Delegato di E-Distribuzione, con un quesito rivolto a tutti i partecipanti: “Cosa sarebbe successo se?”. Si sono avviati così i lavori con una riflessione sull’importanza di ogni gesto, ogni comportamento, ogni percezione e del ruolo fondamentale di ciascuno di noi per alimentare e diffondere una cultura sulla sicurezza: “Nessuno è mero spettatore ed ecco perché siamo tutti riuniti insieme: sindacati, vigili del fuoco, imprese, commerciali, operativi, tecnici, manager. Perché la sicurezza della persona e la sua tutela è la priorità ed è parte integrante del lavoro di tutti noi.” ha sottolineato l’AD.
Non basta un giorno, non basta un mese: è un lavoro continuo, dove è vitale il ruolo di ognuno dei colleghi.
E a proposito di leadership, aggiunge Ottavio Dinale, Responsabile Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità di E-Distribuzione: “la chiave di volta sono le persone e la loro capacità di vedere la sicurezza come un prodotto di squadra in cui ciascuno interpreta il proprio ruolo. E lo fa in una relazione orizzontale e non gerarchica coi colleghi, ‘come un fratello o una sorella’. Vogliamo creare un modo diverso di percepire la sicurezza in azienda”.
D’accordo anche Mariapia Mastroddi, Responsabile Personale e Organizzazione di E-Distribuzione: “quello che stiamo facendo è un percorso improntato ad un miglioramento continuo che ha al centro le persone”.
A tal proposito, la manager ha ricordato il contributo e il lavoro svolto insieme alle 3 sigle sindacali nazionali con cui è stato firmato lo statuto della persona, un protocollo che vede nella “cultura e comportamenti della sicurezza” uno dei suoi pilastri e che rappresenta la volontà comune di co-costruire un cammino per avviare una nuova fase di partecipazione e di coinvolgimento sulla base di valori condivisi.
Non sono mancati, poi, nel corso di “Stop For Safety”, occasioni non solo di condivisione, ma anche e soprattutto di partecipazione attiva dei presenti che hanno potuto misurarsi con dei casi concreti in cui applicare le regole, ma anche farsi ritrarre dal photobooth dedicato, lasciare il loro “Safety Aforisma”, un motto pensato proprio per questa giornata così importante e firmare il loro impegno quotidiano rappresentato dal Patto per la vita.
All’evento hanno poi partecipato anche i Vigili del Fuoco, con cui collaboriamo quotidianamente nel nostro ruolo, che è quello di fornire un servizio di primaria importanza.
A chiudere la mattinata è stata l’iniziativa “Everyday Challenges”, anch’essa volta a sensibilizzare e promuovere la cultura della sicurezza attraverso una serie di video che raccontano storie realmente accadute di nostri colleghi: esperienze che, inevitabilmente, hanno segnato il corso della loro vita.
A ricordarci, dunque, che la sicurezza dipende da tutti, in un mutuo scambio virtuoso.