Rinnovabili in crescita: il 2023 in numeri
I report di ISPRA e IEA fotografano lo scenario energetico mondiale e sottolineano l’importanza delle Smart Grids
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Il 2023 vede gli investimenti di energia pulita crescere sempre di più, con l’Italia in seconda posizione in Europa per il consumo da Fonti Energetiche Rinnovabili (FER). Una tendenza confermata anche nell’ambito delle connessioni di nuovi produttori, mentre dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) si sottolinea la necessità di favorire le smart grids come chiave per integrare sempre di più le FER nella produzione energetica.
Rinnovabili e rete: un tema che diventa sempre più importante nella sfida rappresentata dalla transizione energetica.
A fronte di un trend in aumento, la rete deve essere messa in condizione di accogliere tali fonti in misura sempre maggiore, - e “attrezzarsi” di conseguenza, grazie in particolare alle smart grids. A sottolinearlo è anche l’IEA nella sua conferenza annuale: la digitalizzazione è la chiave per consentire sistemi energetici più sostenibili e affidabili. “Le reti elettriche sono tra gli eroi non celebrati della transizione energetica, ma hanno bisogno di investimenti massicci”, ha dichiarato Fatih Birol, Direttore dell’Agenzia.
L’attenzione dell’organizzazione intergovernativa va soprattutto alle tempistiche, in particolar modo in alcuni Paesi, non a caso il titolo del report presentato è “Sbloccare le opportunità delle Smart Grids nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo”, giungendo alla conclusione che se l’infrastruttura non sarà digitalizzata gli obiettivi globali di Net Zero saranno a rischio.
A maggior ragione se si pensa che le rinnovabili stanno percorrendo una strada avviata. A dirlo sono sia la stessa International Energy Agency e ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) in un recente report (“Efficiency and decarbonization indicators in Italy and in the biggest European countries”).
Ancora a proposito di IEA, dal suo report “World Energy Investment” emerge una fotografia sullo stato attuale degli investimenti a livello mondiale sulla cosiddetta “clean energy”. La spesa, favorita da una serie di fattori (periodo di crescita economica, volatilità dei prezzi dei carburanti tradizionali e azioni governative), quest’anno ammonterà a circa 2,8 trilioni di dollari, di cui oltre 1,7 trilioni destinati alle tecnologie pulite che faranno da traino, insieme alla mobilità elettrica, per un aumento atteso del 24% tra il 2021 e il 2023, rispetto al 15% di incremento calcolato per le fonti fossili. “Per ogni dollaro investito nei combustibili fossili, 1,7 vanno adesso alle rinnovabili. Cinque anni fa il rapporto era di 1 a 1”, ha sottolineato Fatih Birol.
E l’Italia in tutto questo come si sta muovendo? L’ISPRA fornisce una panoramica sul nostro Paese e le rinnovabili.
Siamo secondi in Europa con una quota di consumo interno lordo del 19,4% nel 2021; al primo posto c’è la Svezia, mentre la media Europea è pari a 17,7%. Anche il consumo di energia per unità di PIL, dal 2005 al 2021, si riduce, così come le emissioni di gas serra, diminuite del 27,2%. Un focus sui principali settori produttivi dimostra come l’Italia stia lavorando per un costante calo delle emissioni, registrando dal 2005 il -6,6% per l’agricoltura e il -14,1% per l’industria.
Fondamentali sono state l’elettrificazione dei consumi finali dell’industria, tra i più elevati d’Europa, e l’efficienza complessiva del sistema energetico, al di sopra della media.
In questo contesto in forte crescita, la rete sta svolgendo un ruolo essenziale. Insieme ai produttori, che rappresentano una delle chiavi per integrare le rinnovabili.
In particolare, è in forte aumento il numero di prosumer connessi alla nostra rete che alla fine del 2022 ha superato il milione (1.159.637). Nel dettaglio, l’anno scorso sono stati attivati 204.106 impianti, di cui la quasi totalità (203.559) fotovoltaici. La tendenza positiva continua anche nella prima metà del 2023, con già 162.841 nuovi impianti fotovoltaici allacciati e una stima incoraggiante che ne prevede, per fine anno, l’installazione di circa altri 370.000.
Questi dati confermano l’impegno verso la clean energy, un percorso in cui noi di E-Distribuzione siamo, come sempre, al fianco di chi sceglie la via della transizione energetica.