Progetto Newman: come anticipare l’impatto sulla rete dei fenomeni meteo
Grazie a una rete di stazioni meteorologiche e di sensori abbiamo dati in tempo reale sulle condizioni atmosferiche
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Sfruttare la tecnologia più avanzata per intercettare gli eventi meteorologici che potrebbero avere un impatto sull’infrastruttura di distribuzione dell’elettricità: ecco in sintesi “Newman” di E-Distribuzione, un progetto destinato ad evolvere e migliorare nel tempo. Vediamo insieme quali sono le tappe che lo hanno caratterizzato e le novità in arrivo.
La tecnologia scende in campo a supporto della resilienza della rete. “Newman” è l’acronimo di “Near real-time Extreme Weather conditions MANagement” ed è stato avviato nel 2019 come strumento per mitigare gli effetti del climate change sulla rete di distribuzione.
L'obiettivo è quello di migliorare la gestione di eventi meteo estremi, quali le forti nevicate, grazie a sensori installati lungo le linee aeree e mediante stazioni meteorologiche situate presso le cabine primarie, in modo da avere dati in real time per poter ottimizzare la nostra risposta alle eventuali criticità dovute al maltempo.
Con questi presupposti è partita la prima parte del progetto: tra il 2019 e il 2020, grazie alla collaborazione con RSE (la società per la Ricerca sul Sistema Energetico) sono state collocate le prime tre stazioni sperimentali rispettivamente in Piemonte (Frabosa Soprana, Cuneo), Abruzzo (Isola del Gran Sasso, Teramo) e Calabria (Lago di Cecìta, Cosenza), per monitorare l’impatto di nevicate umide sull’infrastruttura elettrica e valutare i modelli che raffigurano le proiezioni di crescita del cosiddetto “manicotto di ghiaccio”, uno dei maggiori fattori di rischio per il funzionamento della rete.
All’interno delle cabine primarie in questione sono stati montati dei rilevatori avanzati per misurare temperatura, umidità, pressione, velocità e direzione del vento, quantità di pioggia caduta e, grazie ad un pluviometro riscaldato, l'equivalente in acqua delle precipitazioni nevose. Inoltre, in tale contesto, negli ultimi mesi presso il sito di Isola del Gran Sasso è stato anche avviato il monitoraggio sperimentale della formazione di manicotto di ghiaccio su cavi in fibra ottica, al fine di approfondire l’entità del suddetto fenomeno verificatosi in campo durante le nevicate di inizio 2023.
E proprio questo risultato segna l’anno in corso dove c’è una novità importante che riguarda anche il 2024: è in fase di lancio la gara per l’acquisto e l’installazione di circa 80 stazioni meteorologiche nelle regioni Veneto, Friuli, Marche, Abruzzo e Molise, selezionate nell’ambito di un progetto pilota in quanto fortemente soggette all’impatto dei fenomeni meteorologici rilevanti.
A questo si aggiunge la sperimentazione della sensoristica IoT (Internet of Things) lungo le linee MT. A partire dal 2021, sono stati attivati dei trial di quattro dispositivi differenti nelle regioni Lombardia, Toscana, Basilicata, Friuli-Venezia-Giulia e Marche, per verificare, analizzando i relativi dati raccolti, l’efficacia ed i benefici offerti da questo tipo di tecnologia. I primi insight rilevanti sono stati già condivisi: in Basilicata un sensore ha rilevato la formazione del manicotto, confermando l’attendibilità della citata tecnologia a supporto del monitoraggio della rete di distribuzione.
Il progetto Newman rappresenta dunque un pilastro nella gestione proattiva degli eventi climatici: l'adozione di sensori IoT e la diffusa installazione di stazioni meteorologiche consentiranno di anticipare ed affrontare con efficacia i momenti più complessi, a beneficio della continuità e dell'affidabilità del servizio.