• 06 agosto 2024

Reti: la strada dell’UE è tracciata

La transizione energetica passa anche attraverso le reti di trasmissione e di distribuzione dell’energia elettrica

consiglioUe

Una rete elettrica interconnessa, resiliente, integrata e sincronizzata per permettere di conseguire gli obiettivi di neutralità climatica al 2050. È questa la strada tracciata dal Consiglio dell’Unione Europea, che a maggio ha approvato una serie di misure che rispecchiano l’ambizione di un’Europa più verde.

In una delle ultime riunioni alla vigilia del voto europeo, il Consiglio Ue ha voluto dedicare un approfondimento al tema delle reti elettriche, che ha dato vita a un documento "Promuovere infrastrutture delle reti elettriche sostenibili" che tratteggia le azioni future volte a conseguire i risultati che le politiche europee hanno posto come obiettivo.

L’istituzione ha evidenziato l'importanza della rete elettrica europea per la sicurezza del sistema, il funzionamento del mercato interno, la competitività e lo sviluppo socioeconomico, oltre al contributo fondamentale per gli obiettivi energetici e climatici. Tuttavia, per un sistema energetico europeo integrato ed efficiente, è necessario che le infrastrutture elettriche siano realizzate e utilizzate in modo ottimale, promuovendo la flessibilità e soluzioni per ridurre i costi per famiglie e imprese.

In primo luogo, il Consiglio chiede il rafforzamento del quadro normativo per la transizione ecologica e gli investimenti in materia. In stretta collaborazione con i gestori dei sistemi di trasmissione e distribuzione, sarà necessario creare e consolidare regole che incentivano lo sviluppo della rete e la gestione efficiente delle infrastrutture, assicurando un ambiente stabile.

Snellire le procedure autorizzative per velocizzare i processi dunque. Ma anche individuare eventuali lacune ed elaborare azioni, se necessario, per migliorare il quadro di governance a livello dell'UE per quanto riguarda la pianificazione, la selezione e l'attuazione delle infrastrutture transfrontaliere.

Infine, il Consiglio indica nel documento che è fondamentale supportare i gestori dei sistemi di trasmissione e distribuzione nello sviluppo e ammodernamento delle reti. Questo include la promozione delle reti intelligenti, la digitalizzazione, la manutenzione e l'ammodernamento delle reti esistenti. È cruciale affrontare le sfide legate al passaggio dalla generazione di energia centralizzata a quella distribuita e intermittente, assicurando che le reti siano resilienti e capaci di integrare le nuove fonti di energia rinnovabile.

Al centro delle misure suggerite ci sono l’ambiente e le persone. Il piano infatti sottolinea l'importanza di garantire una progettazione delle infrastrutture elettriche che rispetti l'ambiente e la biodiversità, conciliando così l'accelerazione dello sviluppo della rete, l'accumulo di energia, la flessibilità e l'espansione della domanda con la protezione della natura. Inoltre, è essenziale adottare un approccio alla transizione energetica che metta al centro le persone, coinvolgendo attivamente i cittadini e le comunità di energia rinnovabile nello sviluppo delle infrastrutture energetiche.

In Europa la strada è dunque tracciata. E in Italia? La rete del nostro Paese è già al centro di numerosi progetti che stiamo portando avanti con l’obiettivo è renderla sempre più resiliente, smart e flessibile. Con un occhio attento ai territori e alla loro tutela e integrando sempre di più le fonti di energia rinnovabile.

Il futuro energetico dell'Europa dipende in larga misura dalla capacità di adattare e migliorare le nostre infrastrutture elettriche. Con il supporto delle istituzioni europee e nazionali, possiamo rinnovare una rete elettrica che non solo soddisfi le esigenze di oggi, ma sia anche pronta a sostenere le sfide di domani.