La strada per una transizione energetica sicura passa per la rete di distribuzione
Il nuovo rapporto di The European House Ambrosetti mette in rilievo il ruolo strategico della distribuzione elettrica per la decarbonizzazione del Paese
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In occasione del consueto appuntamento del Forum di Cernobbio, che vede ogni anno a settembre riunirsi leader politici e dell’economia internazionale, The European House Ambrosetti ha presentato il Rapporto Strategico 2024, incentrato sul contributo chiave che le reti elettriche di distribuzione sono chiamate a dare in Italia e in Europa nel quadro della decarbonizzazione, della sicurezza e della qualità del servizio. Dallo studio, intitolato “Il ruolo della distribuzione elettrica per una transizione energetica sicura”, è così emersa la necessità di nuovi importanti investimenti per permettere alla rete di gestire il cambiamento di assetto del sistema elettrico e di far fronte agli effetti del cambiamento climatico.
La ricerca parte dalle considerazioni della Commissione Europea, che ha sottolineato come per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati per il 2050 l’UE dovrà raddoppiare il tasso annuo di installazione delle fonti energetiche rinnovabili (FER) rispetto alla media degli ultimi 5 anni. In questa prospettiva il vettore elettrico sarà chiamato a coprire il 60% dei consumi finali europei contro il 22% registrato nel 2022.
In questo quadro, la rete di distribuzione riveste un ruolo decisivo per rendere possibile questa evoluzione, sia per la crescente richiesta di connessione di impianti distribuiti sul territorio – si stima che più del 70% della capacità rinnovabile addizionale da installare entro il 2030 in Italia verrà connessa alla rete di distribuzione in Media e Bassa Tensione – sia per l’incremento dei consumi elettrici e il ruolo sempre più attivo dei consumatori finali. Queste due dinamiche, lette congiuntamente, evidenziano la strategicità della rete elettrica di distribuzione: nel 2023 in Italia sono state effettuate oltre 370 mila connessioni, 7 volte il numero registrato 10 anni fa e, complessivamente ad oggi, il numero di impianti fotovoltaici connessi alla rete ha superato 1,6 milioni.
Il cambiamento dello scenario elettrico, nel quale l’assetto tradizionale caratterizzato da un flusso monodirezionale verso consumatori finali passivi ha lasciato spazio a flussi bidirezionali e a consumatori finali sempre più attivi, è infatti evidente anche dalla crescente centralità dei prosumer.
Inoltre, l’intensificarsi dei fenomeni meteorologici estremi può creare danni rilevanti alla rete, per sua natura capillare e quindi estremamente esposta agli effetti di tali eventi, e rendere più difficile una sua gestione sicura.
Alla luce di questo contesto, quindi, lo studio curato da The European House Ambrosetti evidenzia le sfide più significative davanti alle quali si trova l’infrastruttura di distribuzione, con la necessità di sostenere una nuova importante fase di investimenti, coerente con le trasformazioni intervenute e attese per la transizione energetica e con l’aumento dei fenomeni climatici straordinari, per far evolvere la rete, potenziarne la resilienza e continuare a garantire una costante affidabilità del servizio elettrico.
Il Report Strategico 2024 si sofferma anche sull’analisi della performance attuale della rete di distribuzione italiana, che spicca come una tra le più virtuose d’Europa, grazie a capitale investito in maniera efficace, che ha abilitato alti tassi di innovazione, efficienza e sviluppo infrastrutturale. In particolare, la rete italiana è al primo posto in Europa per efficacia degli investimenti, tasso di penetrazione e funzionalità degli smart meter e al secondo posto per la performance relativa alle perdite di rete.
Per quanto attiene al futuro, l’evoluzione del sistema elettrico e il ruolo della distribuzione richiederanno nuovi importanti investimenti: tra il 2024 e il 2050, in Europa, dovranno essere investiti nella rete di distribuzione 65 miliardi di euro all’anno; in Italia, nei prossimi 10 anni, si stimano necessari 6 miliardi di euro all’anno. Questo sforzo produrrà importanti ricadute economiche per il Sistema-Paese, poiché il settore della distribuzione elettrica attiva un rilevante impatto indiretto e indotto: ci si attende che tali investimenti medi annui potranno generare oltre 13 miliardi di euro di Valore Aggiunto nel Sistema ogni anno, abilitando più di 170mila posti di lavoro e garantendo oltre 12 miliardi di euro di redditi per le famiglie italiane.
Lo studio di The European House Ambrosetti traccia, dunque, la strada che attende gli operatori delle reti di distribuzione elettrica e quindi anche E-Distribuzione, in qualità di principale distributore italiano, e gli auspici per una evoluzione futura che preservi e valorizzi gli importanti benefici garantiti dall’attuale assetto del settore che dovrà continuare a dare stabilità e supporto agli operatori. Un lavoro di importanza decisiva per conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione che il nostro Paese, nel quadro dell’Unione Europea, ha fissato per contrastare il cambiamento climatico.